Offriamo assistenza hands on nello sviluppo del business orientata alla crescita sia dei volumi che
della profittabilità.
Selezioniamo e analizziamo in modo mirato le opportunità di investimento per clienti istituzionali
e privati.
Offriamo una consulenza strategica per investimenti nel mercato estero.
Valutiamo i potenziali mercati e analizziamo i fattori politici,
legali e normativi che
possono influenzare e aiutare il successo del business del cliente.
Creiamo canali di comunicazione e costruiamo relazioni con market leader scelti per promuovere il
successo
e la credibilità del nostro cliente nel mercato di riferimento.
Sviluppiamo strategie di ingresso nel mercato e di internazionalizzazione sia per istituzioni culturali
che per investitori privati,
individuando opportunità di investimento e articolando criteri per la
creazione di forti partnership culturali.
Aiutiamo i nostri clienti a sviluppare strategie efficaci,
identificare le opportunità chiave e
raggiungere gli obiettivi sulla base delle capacità organizzativa e finanziarie.
Dalla progettazione
alla quantificazione degli impatti ex post, siamo in grado di offrire un supporto qualificato end-to-end.
Supportiamo la creazione, l’organizzazione e la promozione di eventi.
GCC Relations applica l’esperienza maturata in ambito nazionale e internazionale con numerosi clienti di prestigio.
Gaetano Castellini Curiel (1969) opera nel campo delle relazioni internazionali e istituzionali e nel
settore della consulenza strategica culturale seguendo progetti nel settore privato e istituzionale.
Ha iniziato sviluppando indagini di mercato in Estremo Oriente collaborando successivamente con
il settore pubblico.
È stato responsabile del sindaco di Milano per la campagna di candidatura di
Expo 2015, per la quale ha girato più di 80 paesi in 18 mesi, convincendo i governi stranieri a
votare per Milano.
È stato consigliere nella Fondazione per lo Sviluppo dei rapporti fra Italia e Russia e per la
Fondazione Alliance for Africa e Fondazione E4Impact.
Gaetano Castellini Curiel (1969) opera nel campo delle relazioni internazionali e istituzionali e nel
settore della consulenza strategica culturale seguendo progetti nel settore privato e istituzionale.
Ha iniziato sviluppando indagini di mercato in Estremo Oriente collaborando successivamente con
il settore pubblico.
È stato responsabile del sindaco di Milano per la campagna di candidatura di
Expo 2015, per la quale ha girato più di 80 paesi in 18 mesi, convincendo i governi stranieri a
votare per Milano.
È stato consigliere nella Fondazione per lo Sviluppo dei rapporti fra Italia e Russia e per la
Fondazione Alliance for Africa e Fondazione E4Impact.
di
Gaetano Castellini Curiel
Milano, maggio 2015: il capoluogo lombardo si prepara a ospitare Expo. Ma cos’è davvero un’esposizione universale? Quali sono i meccanismi che fanno privilegiare una città a un’altra? Come si convince un remoto paese equatoriale a aderire a un progetto così ambizioso?
Questo libro racconta la storia pubblica di un evento che coinvolgerà l’intera Milano. Ma è anche la storia privata di un uomo e di una squadra, che hanno contribuito a far si che tutto questo avesse luogo.
La candidatura è la storia dell’estenuante gara contro la città turca di Smirne per aggiudicarsi l’Expo 2015, raccontata dall’uomo che per quasi due anni ha viaggiato a caccia di voti in isole sperdute e superpotenze economiche, tra camere d’albergo, voli interminabili e incontri formali con presidenti stranieri. Un “dietro le quinte” avvincente, tra giochi di potere ed equilibrismi diplomatici, in un alternarsi di euforia, sconforto e colpi di scena fino al verdetto finale.
Un successo italiano che ha visto la collaborazione di tutto il “Sistema Paese”, unito verso un obiettivo comune.
Indiana editore
Pp. 144 – Euro 16,50
di
Gaetano Castellini Curiel
Il libro traccia il percorso evolutivo della diplomazia culturale nell'ambito delle politiche di Soft
Power, ricostruendo come gli Stati abbiano utilizzato lo scambio di idee, informazioni e arte per
sviluppare la propria capacità di attrazione su altri membri della comunità internazionale,
influenzandone il comportamento senza ricorrere a strumenti diretti di pressione militare o
economica.
Nel corso dei secoli, diverse nazioni hanno compreso l’importanza di "esportare" il proprio
patrimonio culturale per consolidare il proprio ruolo geopolitico. Tra questi gli Stati Uniti, ad
esempio, quando hanno consapevolmente costruito a fini politici una propria narrazione culturale
sul terreno internazionale durante la guerra fredda, utilizzando la musica jazz come strumento di
propaganda americana in Unione Sovietica, o quando le opere di Pollock e di altri espressionisti
astratti assursero a manifesto globale di libertà e democrazia.
Soft Power analizza a fondo questo e altri momenti della storia della diplomazia culturale messa in
opera dai principali attori della scena internazionale, offrendo una nuova chiave di lettura con cui
analizzarne i rapporti nei diversi ambiti della cultura, in particolare le arti visive, la musica e il
cinema. Il libro si conclude discutendo l'azione che i diversi "caratteri culturali" nazionali hanno
svolto nell'influenzare le scelte di gestione e comunicazione politica e mediatica dell'attuale
emergenza pandemica.
Il saggio sollecita efficacemente la riflessione su come il nostro Paese possa riconquistare il ruolo
di riferimento culturale mondiale che ha avuto in diversi momenti della propria storia ed è una
piacevole passeggiata di rilettura e scoperta attraverso episodi della storia contemporanea che
sono inscritte nella nostra memoria di lettori di giornali o spettatori di TG.
Le Lettere
Formato 15x21
ISBN 9788893661966
Prezzo 16,50 euro